Le cifosi sono le curvature laterali convesse della colonna vertebrale, presenti nella zona dorsale e sacrale.
Comunemente il termine fa riferimento alla curvatura dorsale e alla sua accentuazione patologica, anche se in modo errato: il termine più corretto è, invece, ipercifosi.
La cifosi

La cifosi, diversamente dall’accezione comune che assume il termine, è una naturale curvatura della colonna vertebrale.
Ciò a cui spesso si fa riferimento, invece, è l’ipercifosi, o cifosi patologica, un’accentuata curvatura che supera i 45° di Cobb.

L’ipercifosi, cioè lo spostamento anteriore del tronco oltre il limite normale, è classificata in:
- posturale;
- strutturata.
La correzione dell’ipercifosi posturale è semplice, in quanto è necessario tirare su le spalle e raddrizzare la schiena, dato che non vi sono presenti anomalie di forma delle vertebre, come nel caso di ipercifosi strutturata.
Quest’ultima condizione è più complessa e richiede l’osservazione dello specialista, in quanto spesso risulta evolutiva e tende al raggiungimento di importanti curvature rigide.
Lordosi e cifosi generalmente si compensano, per cui all’aumentare dell’uno aumenta l’altra, accrescendo ulteriormente la deformità.

La cifosi strutturata può essere causata da condizioni come:
- Il morbo di Scheuermann, patologia caratterizzata da alterazioni localizzate di alcune vertebre;
- l’artrite;
- la spondilite anchilosante;
- l’osteoporosi;
- la degenerazione dei dischi vertebrali;
- una frattura della parte anteriore della vertebra;
- tumori alla colonna.
Il morbo di Scheuermann è la causa più frequente di ipercifosi negli adolescenti, con frequenza maggiore nei pazienti di sesso maschile.
Una diagnosi precisa tra ipercifosi e atteggiamento ipercifotico deciderà il miglior percorso di cura: dalla fisioterapia ai busti, fino all’intervento.
Tipologie di cifosi
Esistono 4 tipologie di cifosi:
- cifosi congenita, presente fin dalla nascita;
- cifosi dell’accrescimento, meglio nota come morbo di Scheuermann;
- cifosi post-traumatica, conseguenza di traumi alla colonna vertebrale;
- cifosi dell’adulto.
In quest’ultimo caso, l’avanzare dell’età porta ad uno spostamento dell’asse di carico anteriormente, aumentando la curvatura e creando un gibbo evidente.
La morbo di Scheuermann, infine, è una condizione in cui si manifesta un’anomalia strutturale a livello dei corpi vertebrali, che si presentano a forma di cuneo e provocano complessivamente un incremento della deformità.
Morbo di Scheuermann

La cifosi dell’accrescimento, chiamata anche morbo di Scheuermann o osteocondrosi vertebrale, è la forma più frequente di ipercifosi, risultato di una cuneizzazione vertebrale durante l’adolescenza.
In caso di morbo di Scheuermann, la vertebra cresce meno nella sua parte anteriore rispetto a quella posteriore: questo provoca un’alterazione della struttura vertebrale che non presenta una forma rettangolare, ma a cuneo.
È una patologia tipica dell’età dello sviluppo, con comparsa generalmente tra i 12 e i 15 anni, ed è più frequente nei maschi, nelle femmine compare in età più precoce.
I pazienti con malattia di Scheuermann spesso si presentano con:
- un’ipercifosi evidente, tendente al peggioramento costante;
- problemi di dorsalgia (mal di schiena).
Il dolore raramente interferisce con le attività quotidiane e con la vita professionale, ma se il tratto interessato è il medio-inferiore può essere particolarmente insidioso.
In molti casi, i ragazzi non riescono a dormire in posizione supina senza tenere più cuscini sotto la testa.
La deformità cifotica che si sviluppa con la crescita generalmente rimane di grado lieve, e va seguita solo con periodici controlli radiografici.
La causa della malattia di Scheuermann non è attualmente nota e la condizione sembra essere multifattoriale.
La cura della cifosi

La cura dell’ipercifosi è generalmente conservativa.
La sua efficacia è legata allo:
- stato della colonna al momento della diagnosi;
- all’età in cui viene trattata.
Durante la fase dell’accrescimento, infatti, le correzioni con busti e corsetti riescono a stabilizzare la condizione, impedendo il raggiungimento di quadri clinici gravi.
Quando questo non avviene, può essere preso in considerazione l’intervento chirurgico.
I difetti posturali, invece, possono richiedere semplice osservazione nel tempo, senza particolari interventi.
Osservazione
L’osservazione è consigliata nei seguenti casi:
- ipercifosi posturale, si corregge suggerendo di assumere una postura più corretta;
- curve cifotiche inferiori a 60°.
Se l’adolescente presenta sintomatologia dolorosa, è consigliato un programma fisioterapico, in modo da rinforzare la muscolatura ed eliminare o limitare il dolore che la condizione causa.
Busto o corsetto
Quando la deformità è moderatamente severa, tra i 60° e gli 80°, e il paziente è in fase di accrescimento, è indicato un trattamento con busto ortopedico, associato a fisioterapia.
Intervento chirurgico

Quando la deformità diventa grave, superiore agli 80°, e il paziente lamenta dorsalgia ingravescente, è indicato il trattamento chirurgico di fusione spinale.
L’intervento consente una buona correzione senza la necessità di un corsetto nel post-operatorio e viene eseguita inserendo viti peduncolari e barre, a seguito di caute manovre di correzione nei limiti della flessibilità del rachide.