L’ernia lombare: sintomi, cause e il percorso di cure

L'ernia lombare provoca un dolore fortissimo: ecco i sintomi associati al dolore, le tipologie, le cause e il percorso di cure.

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L’ernia lombare è una patologia molto dolorosa, caratterizzata da una lesione dei dischi intervertebrali, con deformazione o espulsione del nucleo polposo.

Le soluzioni possono variare dalle terapie conservative alla chirurgia: a prescindere, comunque, si cerca sempre di evitare quest’ultima soluzione, anche se la moderna medicina ha sviluppato tecniche all’avanguardia e poco invasive.

In questo articolo vedremo in un primo momento quali sono le manifestazioni dell’ernia del disco lombare, per poi esplorare le cause e le possibili terapie.

L’ernia lombare

ernia lombare

L’ernia lombare è una patologia che si verifica tra i 30 e i 50 anni nella zona del rachide lombare, la parte inferiore della schiena.

È caratterizzata da una lesione dei dischi intervertebrali con conseguente espulsione del nucleo polposo, l’ernia discale lombare.

Va fatta, comunque, una distinzione tra:

  • ernia contenuta, in cui il nucleo polposo non esce ma si deforma creando una protrusione;
  • ernia espulsa, in cui il nucleo polposo, fuoriesce, invade il canale vertebrale prendendo contatto con i nervi, e le strutture adiacenti.

Questa distinzione è importante in quanto il trattamento, in alcuni casi, può essere diverso.

tipi di ernia del disco

I sintomi dell’ernia lombare e lombosacrale

ernia del disco l5 s1

L’ernia lombare si presenta con i seguenti sintomi:

  • lombalgia (dolore nella parte bassa della schiena, chiamato anche Low Back Pain);
  • sciatalgia, quando interessa le vertebre L4, L5 ed S1 (dolori ai glutei, nella parte posteriore della coscia e del piede);
  • cruralgia, quando interessa le vertebre L2, L3 ed L4 (dolore nella parte antero-laterale della coscia);
  • parestesie (intorpidimenti) e anestesie (perdita di sensibilità) degli arti inferiori;
  • diminuzione della forza muscolare.

Il dolore viene avvertito maggiormente da seduti e in posizione eretta; sdraiarsi, invece, procura sollievo dalla sintomatologia.

Nello specifico, quando l’ernia interessa le vertebre L5 e S1 si parla di ernia lombosacrale.

Le cause

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I fattori di rischio che possono portare ad un’ernia lombare sono:

  • la sedentarietà e la scarsa attività fisica assidua;
  • l’obesità;
  • la statura elevata;
  • l’attività lavorativa con carichi elevati sul rachide lombare;
  • le numerose ore alla guida (ad esempio per lavoro).

Per questo si consiglia sempre un minimo di attività sportiva, in quanto mantenere una muscolatura forte, migliora la stabilità delle strutture corporee in generale, non solo vertebrali.

Ernia del disco lombare: cosa non fare

Per impedire l’aggravamento della situazione, soprattutto nelle prime fasi, è fondamentale evitare determinate attività che possono aumentare la pressione sul disco erniato.

Nello specifico è bene evitare di:

  • sollevare pesi eccessivi;
  • mantenere la stessa posizione per lunghi periodi di tempo;
  • effettuare movimenti bruschi o improvvisi;
  • sottoporsi a lunghe sessioni di guida o seduti.

La cura dell’ernia lombare

Le soluzioni terapeutiche per l’ernia del disco lombare sono diverse, mirate a eliminare la sintomatologia dolorosa e al miglioramento delle condizioni generali.

Il trattamento dell’ernia del disco lombare prevede inizialmente approcci conservativi:

  • farmaci;
  • esercizi posturali;
  • manipolazioni chiropratiche;
  • massaggi.

Quando questi risultano inefficaci per almeno 6 mesi, si può ricorrere alla chirurgia, a cielo aperto o mini-invasiva.

Terapia conservativa

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Nelle prime fasi della protrusione discale, si prescrive l’assunzione di antidolorifici e di evitare posizioni che provocano dolore.

Nella maggior parte dei casi questi semplici provvedimenti sono risolutivi della sintomatologia, se seguite con cura per almeno un mese.

Le terapie farmacologiche prevedono l’assunzione di:

  • farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
  • miorilassanti (come il Muscoril);
  • iniezioni di cortisone (nei casi di entità moderata).

Considerando che la terapia può protrarsi nel tempo e i FANS assunti per lunghi periodi possono essere lesivi a livello gastrico, si consiglia una dieta equilibrata e l’assunzione di sostanze attive che riducano l’impatto dei farmaci allo stomaco.

Lo specialista prescrive, inoltre, un trattamento fisioterapico per migliorare la muscolatura e sopportare meglio il dolore, con lo scopo sia di curare sia di prevenire eventuali ricadute future.

A prescindere da queste indicazioni, comunque, è sempre necessario consultare prima il medico di riferimento, che vi saprà dare le giuste indicazioni in base alla vostra condizione, sempre unica e specifica.

L’intervento chirurgico

L’intervento chirurgico per l’ernia lombare si esegue solo quando le terapie conservative risultino inefficaci e sussistano le seguenti condizioni:

  • sintomatologia acuta per almeno 6 settimane (che non viene alleviata dai farmaci);
  • deficit motori ingravescenti;
  • sindrome della cauda equina (condizione molto rara ma altrettanto grave, che va trattata nel minor tempo possibile).

Microdiscectomia

microdiscectomia

Considerata la zona del rachide interessata, si può ricorrere alla microdiscectomia lombare, un’operazione mini-invasiva in cui vengono eseguite delle piccole incisioni che, grazie a un microscopio, permetteranno una visione d’insieme dell’ernia interessata senza dover operare in maniera invasiva.

Questa operazione asporterà l’ernia e libererà i nervi compressi: nei casi in cui l’anulus fibroso si sia già richiuso o se l’apertura causata dall’uscita del nucleo polposo è piccola, è anche possibile non sostituire il disco intervertebrale, diminuendo sensibilmente il rischio di dolore post-operatorio e l’instabilità.

Fusione spinale

fusione spinale

Nei casi in cui si produca una disfunzione del disco intervertebrale, è possibile ricorrere alla fusione spinale, trattamento comunque raro, che garantirà stabilità alla colonna vertebrale.

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Georgios Bakaloudis

Georgios Bakaloudis

Sono il dr. Georgios Bakaloudis, sono il responsabile dell’Unità di Ortopedia e Chirurgia della Colonna 1 del gruppo Humanitas presso l’ospedale San Pio X a Milano.